"Il viaggio insolito"
Rassegna letteraria
estate 2024
giuseppe colasanto
Giuseppe Colasanto, vice questore della Polizia di Stato, ha a lungo camminato sui confini. Poliziotto di frontiera, ha prestato servizio da Lampedusa, a Ventimiglia, a Trieste, ha partecipato negli anni a svariate missioni di polizia all’estero, sotto l’egida dell’Unione europea, di post-conflict a supporto di istituzioni e popolazioni locali in zone definite difficili come l’area balcanica, o in operazioni di capacity building di stabilizzazione e ricostruzione ad alto rischio, come in Libia e Medio-Oriente. E’ così divenuto un "viaggiatore stanziale", colto da una fascinazione magnetica verso luoghi legati a realtà di confine, tra frontiere che sono l’attuale Babele del mondo. Giuseppe Colasanto parla inglese, francese e arabo e ora, quale funzionario dell’agenzia UE International Centre for Migration Policy Development, è dislocato presso la sede di Amman, Giordania, quale Border Management Specialist per la Polizia di frontiera e agenzie delle dogane di Giordania e Libano.


Scheda libro "Oltrefrontiera"
Sono tanti i libri e i reportages sui migranti, ma Giuseppe Colasanto, da vice questore della Polizia di Stato, è il primo a raccontarci la versione di un poliziotto.
Frontiere definite spazio infinito, luogo d’avventura ed esplorazione, che l’autore, da funzionario di polizia, ci fa vivere in un viaggio straordinario di missioni, indagini, incontri con popoli e persone in luoghi e tra culture dalle tradizioni millenarie.
Ci guida, da "viaggiatore stanziale", nel suo lungo camminare sui bordi fin all’interno del Centro di accoglienza di Lampedusa, così come a Trieste al controllo passaporti a bordo dell’Orient Express e poi in operazioni in zone definite sensibili come l’area balcanica, o pericolose, come il deserto libico e il Medio-Oriente.
Ribalta stereotipi e pregiudizi ideologici, nel suo diario appassionato di chi ha frequentato per anni l’intricata materia delle realtà di frontiera, luoghi che accumulano storie e geografie, in cui la demarcazione tra il bene e il male è sempre sfumata, tra linee di faglia che sono l’attuale Babele del mondo. Perchè i confini, anche se cerchi di ignorarli, vengono sempre a bussarti alla porta, tra guerre, rotte migratorie, terrorismo e criminalità.
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